Malmantile, il quale si fa per ciò leggere più generalmente, e senza fallo non scomparisce a canto a Chi n'ha cervel, appia gamb ovvero La Vienna liberata di Lotto Lotti bolognese, alla Vajasseide di Giulio Cesare Cortese napoletano, al Meo Patacca di Giuseppe Berneri romano ecc. Adunque concludo che il Malmantile è un poema da essere stimato, che quantunque non scritto in un bernesco per tutti, come l'Orlando del Berni, lo Scherno suddetto e la Secchia, non meno del Riccio rapito, e del Lutrin, non di meno ha dei sali, che possono divertire le brigate, le quali non sono consessi di filosofi, e che con tanta vivacità, con quanta ne aveva il Lippi si potrebbero riscrivere nuovi poemi su questo gusto anche più originali, intralciando l'elocuzioni varie, fabbricando immagini nuove,