mi erano parsi soggetti ad equivoci, e niente provanti il preciso dell'articolo in disputa. Quello che lessi nelle Lezioni di economia civile di Genovesi parte II cap. 13
mi aveva confermato, ed assicurato nella comune opinione, che si può esigere il frutto del denaro, e mi era parso che quivi si fossero sagacemente dissipati tutt'i dubbi. Ma in questa mattina mi sono incontrato in uno squarcio della Filosofia rurale cap. 6 (t. I p. 230-255) nel quale si sostiene tutto il contrario, dimostrandovisi che l'esigere frutto dal denaro rovina le società, e che le massime della Scrittura si uniformano al vero nostro interesse economico. Le prove di questo rispettabile autore mi sono parse solide, e convincenti, onde io mi trovo oggimai molto imbarazzato a decidere, e conosco solo che quanto erano deboli, ed oscure le ragioni dei teologi, altrettanto sono ben fondate quelle del nostro filosofo, onde sapevo