oggetto che poteva farla unicamente beata, egli doveva solo spenger quel fomite che la tormentava, e prestargli quel piacere che cercava, ed accostatoselo alle parti nascoste lo tramutò in istrumento di disonesta lascivia. Cosa più strana, e singolare di questa può immaginarsi, che fa inorridire a pensarla? Insegni a qual mal partito riduca queste infelici chi a lusingarle con folli amori si presta.
Ho pranzato alla Manadora in buona compagnia dal signor Antonio Fabbrini, non ostante ho un vuoto nell'anima che nulla ha potuto riempire per rendermi bastamente contento.
Tempo come ieri assai fosco.
o A dì 18 detto martedì.
Tempo molto simile.
Ho riveduto assai bene l'Imperatore che abbiamo qua, e senza entusiasmo mi è parso di una bella fisonomia, di occhi vivissimi, di maniere estremamente pulite,