Tutte queste memorie non faranno vedere che la mia famiglia sia gran cosa. Ma che importa? Diceva uno in commedia, son quel che sono, tanto basta anche a me, né di più ambisco. Molto più poi che spengendosi alla mia morte la mia casa, tutto resterà fumo, nebbia, o cosa ancor più sottile se vi è.
Tempo bello, e tiepido assai.
ø A dì 14 detto venerdì.
Ho letta con gran piacere la Vita del padre dottor Guido Grandi celebre mattematico dello Studio pisano scritta da un suo discepolo, il quale sento che sia il monaco, ora abate Ortes, e stampata in Venezia dal Pasquali nel 1744 in 8°, perché oltre al dare un esatto ragguaglio di un soggetto che grandissima figura fece specialmente in questo paese, descrive un uomo che nel carattere in qualche forma mi somigliava, "perch'era pensoso, e chiuso in se stesso, di portamento materiale, e