Nell'Accademia dei Georgofili il signor dottor Mulinelli ha letta oggi una Memoria sopra le leggi agrarie toscane, e ne ha proposta una raccolta. La cosa mi è parsa ben pensata. Io non stimo troppo che vi sieno molte leggi; l'agricoltura credo che meno di altre parti di polizia ne abbia bisogno; non ostante penso che alcune ve ne possano essere delle bone, ed è sempre utile il sapere quello ch'è stato ordinato o per abolirlo, o per chiamarlo in parte a nuova vita.
Il vicepresidente però (marchese cavaliere Roberto Pucci) non ha fatta gran stima di questo progetto. Egli è uomo di sottilissimo, e lambiccato pensare, che ha un dizionario astratto simile alle sue idee, e che con queste sue sottigliezze serve poco alle dritte dell'Accademia. Si dovrebbe per altro mutare. Ma ritornando al divisato codice, soggiungerò che senza