chiarissima, cioè che gli ecclesiastici che facilmente condescendono ai politici inviti di supplire coi preziosi doni del tempio all'indigenza dei miserabili, non sono rei di violata custodia delle cose al divin culto consacrate, ma piuttosto secondano l'evangelico spirito, che perpetuamente insinua l'assistenza ai poveri, e l'esempio della chiesa antica, da cui al sollievo degl'indigenti erano le sue ricchezze impiegate. L'autore è il padre Stratico domenicano, e lettore nell'Università di Siena nominato altre volte.
L'oggetto è stato di giustificare l'invito fatto ai regolari di portare gli argenti superflui alla Zecca per somministrarne il ritratto a' luoghi pii bisognosi; invito che ha prodotte delle difficoltà con Roma, che ha voluto farvi concorrere il suo beneplacito, e che ha fatto disfare per alcune migliaia di vasi ecc. La somma precisa non è nota, per essere andati molti argenti alla Zecca di seconda mano, ma deve avvicinarsi