a sé non che il superfluo, ma il necessario per conservare ai figli loro ciò che avevano raccolto in molti anni per dissiparlo in un giorno. Di questi esempi ne abonda la città nostra, e più ne abonderà se il lusso non si riduce alle cose del paese, ed agli sforzi giudiziosi di chi può alzarsi sopra degli altri. Per ora vedo i più suntuosi palazzi passare da una mano in un'altra, gonfiare delli sciocchi quando i loro padri con più merito erano umili, spendere chi non ha, insultare a' più savi dei nulli, essere in miseria chi volle comparir troppo ricco, esporsi alle beffe chi beffava gli altri, inalzarsi chi era nel basso, posporre la nobiltà al merito ecc. ecc. ecc. È male umore il mio? Lo dirà chi crede che risenta tutto il peso di essere in una privata mediocrità, chi mi stimerà vano all'eccesso chi penserà che nutra invidia ecc. ecc. No. Vivo per me, ed a me, e solo qualche volta il sentimento insulta