e del nome del donatario. Ecco altro anecdoto. Tutta la storia in somma è particolare, e strepitosa, ma la qualità del ministro interessato in essa ha fatto ammutolire i parenti, i tutori delle pupillle, e fino la madre Anna Cellesi, che per uscire di scena col cognato passò alle seconde nozze col cavalier Francesco Siminetti, segretario della Religione di Santo Stefano Papa e Martire e del Consiglio di Stato, onde non hanno avuto coraggio, né di fare accusare il cavalier Giovanni, né di portar l'affare al governo, ed al principe formalmente. Non tutti, m'alcuni soli possono far tutto. Povera giustizia! Oh vadasi a dire ch'è nel mondo! Io parrò appassionato. Non ho motivo di esserlo, per non avere interesse nell'affare, ma non so intendere che due innocenti vittime devano esser meno ricche, perché un zio possa impinguare una femmina indoverosamente e scioccamente fatta consorte.
Il tempo è variato ond'è piovuto nel giorno, e nella sera, con baleni, e qualche tuono, ed è rinfrescato.
Prima sessione per me avanti Sua Eccellenza Neri in materia di carestie. Quante se ne faranno fino a luglio 1767!