da molti pezzi di queste Efemeridi, nelle quali scrivo spesso guidato unicamente dall'estro trionfatore, che m'investe, e m'incalza. Del resto vi è uno stile che può chiamarsi lombardo, il qual è quello delle Meditazioni sopra la felicità, del libro Dei delitti, e delle pene, del Caffè ecc. che a riserva di alcuni difetti molto mi piace. In quest'ultimo libro t. I p. 193 e seg. vi è uno squarcio sullo stile che dice delle cose analoghe al mio modo di pensare, e certamente il mio gusto è di comporre independentemente da ogni qualunque schiavitù, come canta il poeta improvvisatore. In questi giorni è uscita in Bologna un'orazione in lode di San Filippo Neri del padre Niccolai gesuita, molto cognito fra noi, la qual pure è in uno stile affettato, ma che ha delle grazie. È questa nelle mie Miscellanee. Alcuni biasimano questo modo di comporre, lo trovano che in qualche lato si accosta al genio ridicolo del passato secolo, che mostra troppo lo sforzo dell'ingegno