mistero quest'opera, ma non stimo di essere applaudito. Non ostante a me poco preme, perché non ho verun fine per far questo, se non la persuasione di non potersi fare un libro che contenga tutto lo scibile, e che risparmi la lettura degli altri a chi non vuol esser molto superficiale.
o A dì 21 detto lunedì.
Tempo bello, ma caldo assai.
In questa, ed in altre sere ho avuto luogo di parlare a lungo con un abate Sgrilli stato segretario del nunzio Acciaiuoli a Lisbona delle tragiche scene colà accadute, le quali fanno veramente inorridire. Se avessi voglia, e tempo di notare tutto quello che ho sentito da questo soggetto, e da un dottor Bicchierai, che per suoi affari andò colà doppo il terremoto, potrei tessere una sincera storia molto estesa, e potrei notare il carattere, e le altre qualità dei personaggi che tramarono al re la congiura con molte altre notizie curiose, ed interessanti che sfuggiranno forse ai posteri. Le riflessioni che faccio nell'udire fatti così strepitosi