Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Aprile » p. 113

Gli amanti dicono sempre quello che vogliono che sia sentito, gli altri quello che vogliono che sia creduto.

Si può amare senza essere corrisposti, ma non si può essere amati senza esser desiderati.

Chi lascia di desiderare lascia di amare.

L'amante dogmatizza come il teologo, perché vuol soggiogare lo spirito di chi ha interesse che a lui creda.

Un poeta che con la sola poesia vuole innamorare è un nobile che vuol imporre con un diploma ottenuto.

Senza merito si acquistano degli amori, ma non si acquistano delle amicizie.

Diogene ed Alessandro si somigliano in questo, che riposero la loro gloria in quello che non giovava né ad essi, né agli altri.

Né Catone, né Lucrezia si dovevano uccidere, perché ambedue lo fecero quando era inutile la loro morte, o fuor di tempo.