Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Marzo » p. 78

del medesimo non mi posso trattenere un momento da presentarmi a lui, che già prima di ogni altro ammiravo, come l'uomo che in questo secolo si affaticava con lodevole sforzo d'illuminare il folto caos della giurisprudenza criminale. Questa lode Vostra Signoria Illustrissima non l'esige da me, ma da tutti quelli che amano l'umanità. Esige bene che io le confessi aver io alcuni anni prima tentato un lavoro simile, come sanno i miei amici, ed essermi trattenuto dal dargli l'ultima ripulitura, perché avanzato ad un impiego in cui alcuna volta devo dare il mio voto per la punizione dei rei, stimai conveniente non lasciar travedere i miei sentimenti per non singolarizzarmi senza verun oggetto in cosa che averebbe fatto strepito, attesi i pregiudizi che l'ignaro volgo ha succhiati. Ma nel comparire l'operetta di Vostra Signoria Illustrissima fui di quelli che nel privato recinto del mio gabbinetto fecero applauso