Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XV (1765-1766)

Volume XV » Diario » 1766 » Al 12 gennaio » p. 184

fosse stato fatto avvelenare nel coito nel modo suddetto, ma finalmente conclude: "Chi considererà il poco tempo che il re Ladislao stette in Perugia, che fu meno di dieci giorni, libererà agevolmente i fiorentini del carico di aver tentato di farlo morire, et il padre di essere stato cagione della morte di sua figliuola, non parendo quasi possibile né che 'l re si fosse così agevolmente acceso d'una giovane appena da lui veduta, né che i fiorentini potessero in così poco tempo avere comodità di indurre etiandio con grandissime promesse il medico a dare veleno a sua figliuola; pure, perché da più d'uno scrittore è stato lasciato scritto questo fatto, l'habbiamo ancor noi messo in questo luogo, lasciando a ciascuno credere a suo modo". Riflessioni che mi confermano nel suddetto mio sentimento, dal quale non mi muove quello che dice Voltaire nel suo Saggio d'Istoria cap. 59 t. II p. m. 90 con aria di darne la colpa della morte immatura di Ladislao o a Giovanni XXIII o all'Imperatore: "Lancêlot mourut à l'âge de 30 ans dans des douleurs aigues, et subites, et les poisons étaient fort