lodi saranno un bel soggetto, e molto esteso a chi dovrà celebrarle, la città che con intiera quiete ha ricevuta una così impensata novità si lusinga che possa esser per lo stato una sorte l'avere il proprio sovrano, e cessare di esser considerata come di provincia. Così credo ancor io, ma vedendo in questo secolo tanti accidenti, attendo dall'esito l'effettuazione, e l'adempimento di tali speranze, e mi ristringo a domandare al cielo che c'illumini, e ci conservi, e che ci conceda in questa nuova serie di sovrani una serie di padri amorosi.
o Sabato a dì 24 detto.
Tempo bello, e caldo.
È stato ordinato questa mattina doversi prendere il bruno grave fino a nuov'ordine, e nel giorno sono sonati i doppi di tutte le campane della città per la morte dell'augusta persona di Francesco I Imperatore.
Per un esercizio di lingua francese ho scorso le Riflessioni morali dell'Imperatore Marco Antonino tradotte in detta lingua, e ornate di osservazioni da monsieur e madame Dacier. Che filosofia, che sentimenti! Nulla vi può essere nell'antichità di più perfetto in questo genere. Foss'egli questo un libro comune