ø Mercoledì a dì 26 detto.
Tempo assai nebbioso.
Il paralello dei costumi antichi con i moderni è soggetto di continovo lamento ai vecchi, ed agl'ignoranti. A' savi poi è materia di sollazzo, e di curiosità, riconoscendo in conseguenza di ciò la volubilità delle cose umane unita alla costanza ne' capricci degli uomini. Per esempio rifletto quanto la polvere abbia fatto mutare di aspetto alla guerra non già nella sostanza, ma ne' suoi accidenti. Il fine delle armi è stato sempre uniforme, ma il modo è variato. Si è avuto sempre in mira di attaccare il nemico, e di batterlo finché sia distrutto, di forzarlo ad abbandonare il campo, di raddoppiare la forza, e l'attività de' colpi a misura che ciascuno si avvicina ecc., ma prima si faceva con squadroni serrati a più file, ora non se ne possono presentare che disposti in 4 file o 3 quando si vogliono far le scariche, acciò non offendano loro medesime; prima le armate stavano più accosto, mentre le macchine