Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Giugno » p. 124

divenirlo senza studio, e applicazione, e che molta differenza passa dalla facilità nel far versi dalla capacità nel fargli buoni, e come devono essere coloro che vogliono meritamente ascendere l'erto giogo di Pinto. Molte volte dal cattivo s'impara. Per questo motivo conservo un pezzo che alcuni non hanno avuto il coraggio di terminare di leggere. Nel tempo stesso alcuni altri lo stimano, tanto è vero che si giudica sovente per prevenzione.

ø Domenica a dì 23 detto.

In questi ultimi tempi è stato disputato sopra il valore della filosofia stoica, e sopra quanto si unisca col Vangelo. Io mi sono curato poco di queste dispute, e nel tempo che si scriveva in favore, e contro a Zenone ho persistito a credere che fra gli antichi nulla vi sia di migliore in questo genere dei libri di Epitteto, di Seneca, di Marco Antonino, e che lasciati i sacri libri nulla possa leggersi di più sano che gli scritti di questi savi, giacché per quanto all'oscuro fossero della morale cattolica, col lume naturale avevano imparato quello che si può sapere. Almeno le loro dottrine perfezionano