Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Maggio » p. 87

che non deva pensare che a me, e che deva già prevedere inevitabile il fine della mia casa. È una vanità sciocca il prendersi pena se finisca, o no la propria famiglia, ma educati in certe idee non serve sempre la filosofia a liberarci da certe punture. Quindi faccio forza a me stesso, richiamo in parata tutte le più sane reflessioni, mi rammento le mie massime, ma non ostante qualche volta gemo fra me stesso a considerare che il mio sangue mi faccia in qualche parte infelice, e cooperi all'esterminio di nostra casa dopo avere denigrato al decoro di essa con aver sposata una femmina vile. Questi esempi non sono unici, ma sentiti fanno più colpo, che veduti. Tali mie disgrazie ne genereranno delle altre invecchiando, e questo è quello che più mi affligge; ma ove non sia rimedio il dolersi è vano, e conviene aspettare il male prima di piangere. Finì la stirpe de' Seleucidi, dei Giuli, dei Paleologhi. Perì Babilonia, Tiro, Cartagine, Roma. Mancorono le repubbliche di Atene, e di Sparta: può adunque spengersi