o se la prendono alcuni, saprei ancor io conducendo a rivista le follie passate, e presenti, rilevare il vero dal falso, scoprire il ridicolo in ciò che il mondo più ammira, e senza fiele censurare il vizio, rispettar la virtù, ma non temere i pregiudizi del costume, della moda, dell'interesse, e dell'opinione. Non apparischiamo belli spiriti per prudenza, del restante a molti rende la penna, e la materia non manca mai fra mano, essendo troppo vasto il caos di ciò che nel mondo è di biasimevole, o piuttosto di compassionevole per chi non odia l'uomo, ma lo compiange, e lo vorrebbe migliore in sostanza, e senza ipocrisia, senza ingratitudine, senz'ambizione ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. Questa compassione è un'arte incognita a molti, e quelli che più doverebbero professarla spesso meno la risentono, ma contenti di tener gli altri soggetti stimano tronchi tutt'i loro simili, e sprovveduti di sentimento. La storia ce ne dà milioni di esempi, e non è questa una delle più rare contradizioni vedere un uomo