Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XII (1764)

Volume XII » Diario » 1764 » Maggio » p. 54

fu Zenone Barni fanciulla di nascita vile, la quale ad onta dei parenti temevasi risoluto a sposare. Fra tanto, o per dare ad essa una riprova del suo amore, o per assicurarle un più che sufficiente assegnamento in caso che non le fosse sortito il suo pensiero, nel dì 6 marzo dell'anno scorso 1763 fece il suo testamento per i rogiti del dottor Domenico del fu Bernardino Tedici nel convento dei Cappuccini con cui lasciò alla medesima per legato scudi 1.000 nel termine di giorni 8 dal dì della morte, tutti li spogli di panni lini, lani, di seta, biancheria fina, e tutt'altro d'uso di suo dosso, come pure gli argenti, ed ori di proprio del medesimo, non comprese le cose in comune col di lui erede, un capitale di censo che teneva con i padri della Congregazione di Mantova, alias del Carmine di Pistoia, e tutt'i mobili di qualche valore esistenti nella di lui camera, ed acquistati in proprio, con quanto si trovava in un tombò, ed in uno scarabattolo da porcellane, gravando il suo erede, e fratello con dichiarazione