Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XII (1764)

Volume XII » Diario » 1764 » Maggio » p. 40

Ancor questo è un effetto della debolezza in cui siamo caduti, e per cui manchiamo in questo secolo della necessaria pazienza di comporre, e di scorrere un'opera voluminosa, ch'esige fatica. Di essa non sono capaci quelli che sono educati nel mondo, e quando alcuno s'incontra in un grosso libro si dice ch'è fatica fratina, perché costoro o per necessità di vita, o per altro riguardo sono portati a faticare più di quello che credono di poter fare le persone del secolo, che non devono guadagnarsi il pane con il proprio sudore, e sanno passare il tempo nel nulla.

ø Lunedì a dì 21 detto.

Tempo bello, benché abbia minacciato tempesta in lontananza.

Quasi ogni giorno mi trovo più isolato, e più solo, giacché il mio naturale mi fa amare la solitudine, e mi fa indolente in cercare nuovi amici, o amiche, quantunque senta il bisogno di averne per dissipare le immagini stravaganti, e noiose della mente. Il vero è per altro che in preferenza del gran mondo amo la piccola compagnia, cosa che oggigiorno