Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XII (1764)

Volume XII » Diario » 1764 » Maggio » p. 39

l'uomo europeo è tanto diverso dall'affricano, e dall'americano. Conosco la debolezza della mia penna, l'insufficienza della mie forze, la strettezza dei miei lumi, ma mi pasco di questo pensiero con piacere, poiché vorrei essere utile al mondo, e per poter pensare di essere esistito meno inconcludentemente di quelli che solo "fruges consumere nati". Forse darò il piano di questo lavoro in queste carte, e forse al medesimo darò incominciamento quando un momento di ozio mi lasci pensare a mia voglia, ed una favorevol combinazione m'inviti a tentarlo.

ø Domenica a dì 20 detto.

Tempo ragionevole.

Vado pensando fra me all'esecuzione della suddetta opera, e mi dispiace di vedere che per farla leggere bisogna comporla all'uso moderno, cioè superficialmente per quanto la materia sia estesa. I nostri antichi scrivevano dei grossi libri. Oggigiorno si dice che sono nemici della sanità, e dei librai, e come un libro è più di un tometto in 8° non vi è chi lo legga.