A proposito delle suddette rappresentazioni di un solo atto bisogna che io dica che questa mi pare una specie di mostruosità teatrale, che col voler sempre tentare nuove cose si tira più di quello che conviene la corda. Accordo che non importi che questo componimento sia di uno, di tre o di 5 atti, ma non trovo che nella proposta brevità di un sol atto si possa esporre in quella forma che si deve un avvenimento con l'intreccio, e con tutte le altre parti che costituiscono la perfezione di una tragedia, o di una commedia.
Credo ancor io che bisogni sempre immaginare passando sopra a certe regole inventate a piacimento di certi, che si sono voluti arrogare il titolo di maestri, ma credo parimenti che vi sia il modus in rebus, e che un poema, una rappresentazione scenica ecc. abbia certi limiti se non quelli fissati d'Aristotile, almeno quelli suggeriti dal buon senso a chi ha la fortuna di esser veramente poeta, o autore.