Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XII (1764)

Volume XII » Diario » 1764 » Dall'8 aprile » p. 14

ø Venerdì a dì 20 detto.

Tempo incostante, e vario con differenza che ieri fu ragionevol giornata, ed oggi buona mattinata.

Dice bene Aristotile nel lib. III a Nicomaco che colui sarà vacuo di dolore, il quale non tema cosa veruna, poiché non vi è alcun male morale nel mondo più grande del timore. Ma in contracambio infiniti beni derivano da esso, poiché più feroci, più scellerati, più tremendi sarebbero gli uomini, se dal timore non fossero ritenuti, e frenati. Io l'ho detto altre volte, ma l'esperienza del vivere mi conferma nelle mie riflessioni, e fa che io creda più fermamente quello che ho creduto.

ø Sabato a dì 21 detto.

È un detto di Galba verissimo, benché più degno di uscire dalla bocca di uomo più filosofo "che niuno è obbligato a render ragione del prorio ozio" (Svetonio in Galba, cap. 9) giacché gli uomini commettono più male col fare, che col non fare, quantunque alcuni