ø Domenica a dì 22 detto.
Nel formare i miei Elogi procuro, senza offendere la verità, di scusare i vizi degli uomini che devo lodare, ed anche di nascondergli quando non è necessario che si risappiano, e che offendono o la religione, o il buon costume, o il rispetto che si deve al sovrano. In fatti gli uomini che hanno un nome, o sono santi, ovvero a molte virtù hanno mescolati molti vizi. Ma poiché il più delle volte poco giova il conservare la memoria di questi, specialmente quando si tratta di opere di un certo genere, quindi è che non bisogna far troppo studio in rilevare la parte cattiva degli uomini, sapendosi dai savi che gli conoscono, e conoscono il mondo, ch'egualmente possono essere lodati, e biasimati quelli che fanno più comparsa. In un libretto stampato l'anno scorso in Amsterdam in 2 volumi in 12° col