fiore;
che il zelo del santo vescovo non lasciò di condannare coloro che osassero di esporre la lor continenza a sì difficil sperimento; ma che non ostante un tale scandolo gittò nell'Affrica sì alte radici che quei medesimi martiri, e confessori, i quali in mezzo le persecuzioni, e i tormenti avevano intrepidamente sostenuta la fede, non si facevano scrupolo di sì domestica conversazione, asserendo di non rimanervi d'alcuna immondezza contaminati. Non molto dopo la morte di San Cipriano maggiormente si dilatò lo scandolo per opera di Paolo Samosatano vescovo di Antiochia, il quale tra gli altri errori da lui professati permise ai suoi diaconi, e preti la coabitazione con le sacre vergini, affine di autorizzare con l'uso l'esempio suo, essendo solito di averne due sempre al fianco delle più avvenenti. Il sinodo di Ancira tenuto nel 314 e poscia il