di cui a lungo si ragiona nel Giornale stesso. Una tal critica non solamente ha la prevenzione favorevole per uscire dalla penna di un uomo di cui l'Accademia delle Scienze di Parigi conosceva la capacità, ed il carattere, ma è ancora munita delle ragioni che hanno determinato l'autore ad attaccare la mentovata relazione. Io veramente non mi sono molto dilettato di leggere viaggiatori, perché appunto non ho voluto correre il risico di empirmi la testa d'idee false, ma confesso il vero che averei desiderato di trovarne alcuni degli esatti, che mi potessero informare di tanta parte del mondo ch'è abitata da uomini, fisicamente come noi, ma moralmente differentissimi, ed ove la natura ha aperta una scena molto diversa da quella di cui fa mostra nelle nostre contrade. Oggigiorno, per altro, con tanta facilità gli europei viaggiano per questi luoghi che posso sperare che non correranno secoli che così esattamente gli conosceremo dal nostro tavolino come conoschiamo Londra, Parigi, Roma ecc.