sopra la pace fatta dal signor nostro con le potenze di Barberia aggiungerò che nel Testamento politico del duca De Belle-Isle p. m. 77 si parla di ciò in occasione di rilevare quanto sia utile di vivere in buona corrispondenza con le medesime per godere la libertà del commercio, e si aggiunge che l'Imperatore fu quasi costretto per la mediazione di varie potenze, a richiesta dei genovesi che risentivano il maggior male da un simil trattato, a togliere dal medesimo che i corsari d'Affrica, com'era stato convenuto, potessero entrare ne' suoi porti. Ciò insegni anche ai prìncipi che niuno può fare tutto quello che vuole per il suo bene, e per quello degli altri. In fatti ad onta di tutto quello che si disse, questa pace doveva giovare al nostro commercio, ed era fatta con questo lodevolissimo fine.
Nel Testamento politico del celebre cardinale Alberoni morto il dì 26 giugno 1752, che fece molto strepito subito che venne in luce quantunque non uscisse mai dalla penna di