in Roma col ritratto di detto cardinale dal Salomoni l'anno scorso 1762 in 4°, e le ho lette con trasporto attesa la curiosità che avevo di conoscere le azioni tutte di questo grand'uomo. Per parlare sinceramente questo libro è scritto come potevasi scrivere in Roma, con l'idea ancora d'indirizzarlo ad un nipote del defunto, sicché molte cose si tacciono attenenti al cardinale, molte si toccano superficialmente, molte in fine si portano in un'aria diversa dalla loro naturale. Questo non dico per derogare al merito del cardinale, dico solo per avvertire che queste memorie non sono affatto quello che doverebbero essere. In molti negozi d'importanza ebbe mano Passionei, che per degni rispetti non si palesano, e specialmente non si fa qui apparire né amico, né nimico de' Gesuiti. In piè di queste memorie si sono collocate molte sue lettere, e molte altre a lui scritte da letterati celebri, ma