e prese a caso dall'illustre Corilla Olimpica. In Firenze (Genova) 1762 in 4°. L'autore è Agostino Lomellino,
stato ultimamente doge di Genova, e sotto nome di Corilla si nasconde Maria Maddalena Morelli pistoiese, celebre poetessa de' tempi nostri, e donna di molto spirito, maritata in Napoli a un tal Ferdinando Fernandes di nazione spagnuolo. I sonetti sono 33. Per saggio copierò il XV e il XXIX, che sono i più belli."Non sono i re simili tanto a i dei, / Che abbian dalla Natura, e scettro, e impero, / Né la vittoria, e i bellici trofei / Lo dan su i vinti al vincitore altero. / Lice ad ogni uom punirgl'ingiusti, e rei, / E far guerra a un nemico inquieto, e fiero: / Così Natura a tutti parla, e a lei / Lo scettro è ignoto, e il marzial cimiero. / Ma forza ingiusta uscì dal cupo Averno, / Che a debole innocenza infesta sempre, /