Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume VIII (1762-1763)

Volume VIII » Diario » 1762 » Novembre » p. 133

umanamente. Benché non sia né teologo, né devoto, non ostante poco mi ci vorrebbe per rinfacciare a Rousseau tutti gli errori presi in questa materia, ma quando facessi questo lo tratterei con troppa serietà. Il vero è che tanto ammiro il suo talento, quanto compiango il suo fanatismo male a proposito. Non averei mai curato questo libro, se non avesse trattato di materie politiche, e se non avesse contenute delle cose utili a sapersi da chi fa la mia professione, e da chi brama di possedere a fondo la macchina dei governi. Mi viene poi detto che questo libro sia Le balay (La granata) di cui altrove ho fatto menzione.

Mi era stato fatto credere che fosse un poema, ma non è vero. Discorrendo con un amico mi faceva riflettere esservi tutta l'apparenza che fra non molto la religione più generale debba essere il deismo. Di fatto fra gli eretici quelli che non sono predicanti, e che affettano di saper qualche cosa mostrano