certi tasti forti, che specialmente devono dispiacere ai monaci, specie di persone oggigiorno poco utili, e che vivono per lo più nell'ozio e nell'abbondanza. Quanto sono portato a voler bene ad un buon religioso, tanto aborro quello che scontento del proprio stato non ha di esso che l'abito con cui copre il desiderio della libertà, o meglio dell'independenza. Per questo non coltivo generalmente questa razza di persone, e di rado m'imbatto in alcuno che si meriti la mia stima, e la mia amicizia. È vero che compatisco i loro difetti, ma mi dispiacerebbe che si piccassero di non ne avere. Il Concilio di Trento ha fatto un infinito bene in questa parte, ma ci vuol altro che una legge per far sì che gli uomini sieno come doverebbero essere. Di fatto posso ripetere che "io n'ho de' miei