virtuosi. Io con la mia solita vivacità contradissi loro, ed in cuore risi di loro. Io non farò qui ai suddetti il processo perché la vita del primo è troppo nota, e gli scritti sono in mano di tutti, e le Confessioni del secondo, che non sono punto quelle di Sant'Agostino, e di Montaigne, dicono troppo bene quello ch'era. E questi sono i santi della nostra gioventù? Male per la prossima generazione. Ma già noi vediamo l'effetto, che produce la loro filosofica religione. La morale è guastata fino fra il popolo, ed il devoto è un imbecille, e l'incredulo un genio di vaglia.