io volgo l'occhio allo scaffale dei poeti e da esso vedo, che ne anderebbero scansati forse due terzi. Per chi non vuol esser poeta basta serbare i classici, e porre da banda tutti gli altri. Noi fra mille dobbiamo leggersene cinquanta, fra' quali io comprendo i berneschi, i ridicoli, i capricciosi. Ogni nazione un numero ne ha, ma il nostro eccede di troppo, e se la copia onora la nostra lingua, la nostra fantasia, è a scapito del talento, che averemmo per fare delle cose più utili. Se volessi esternare il mio parere su questi autori, averei da scrivere assai, ma per il più sono stati giudicati, e per