o A dì 27 detto venerdì.
C. C. Dissi che i libri osceni vanno fra i curiosi, e lo dissi a ragione perché troppi gli arrano(?), e troppi gli cercano, benché sieno tanto detestabili quanto i libri empi. Ma questi ultimi pure essendo per lo più rari, entrano anche nel medesimo rango. Così dicasi di quelli di Giordano Bruno, del Serveto, dell'Ochino, del Socino, e di altri tali o scellerati, o fanatici, o pazzi. Che dir si potrebbe di quelli di Voltaire? Tutte le nazioni hanno i loro libri curiosi, e questi sono conosciuti