delle dette relazioni l. c. averne ritrovato nella medesima situazione, doppo sedici anni uno sopreso, che non avesse sofferto nella vista. E se poi costoro restano senz'averne merito nell'altra vita, come la nostra c'insegna, quando sono da compiagersi, quanto... sebbene io non so se possibil sia il figurarsi verisimile, che l'uomo viva lungamente soffrendo tali tormenti, e la sua natura capace sia di sopportarli, sopra di che mi riporterò a certi mistici che di tali cose sogliono compiacersi d'intedersi, non avendo il coraggio di negar tutto, né l'abilità di scandagliare quanto vi possa essere di esagerato nei racconti supposti i più autentici, se così fosse.