decrepiti, e sentire da essi con quali contradittorie pratiche si sono regolati. Certo è che prendendo qualche volta fra mano la Scuola Salernitana, opera del 1100 in questo genere classica, per essere informata della quale basta consultare il Freytag nel vol. II del suo Apparato p. 941 e seg. ed il cavalieri Tiraboschi nel t. III della sua Storia letteraria d'Italia t. III p. 350 e seg. Io rido fra me trovandovi delle norme per vivere, che mai ho seguite. Quali le medesime sieno state minuta, ed insulsa cosa, sarebbe il notarlo, tanto più che io stesso canoni ho mai avuti rigorosi per tale scopo. Ma dirò