Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume V (1761)

Volume V » Diario » 1761 » Al 19 settembre » p. 185

degno di esigere ogni cosa dalla mia sincerità. O che sia il mio carattere un poco diffidente, e che mi fa stare molto in guardia, o che non mi sia abbattuto in un altro me, l'affare sta che anche di quei pochi, de' quali sono amico, niuno ve n'è che meriti che io lo sia intieramente. Conosco il naturale di questi, e vedo che ciascuno va preso diversamente, onde non ho luogo di stringere un'assoluta, apertissima, sincera, cordiale, costante, perfetta corrispondenza. Quando m'imbatto a vedere quello che Montaigne dice del detto suo amico, io non posso non invidiare la sua sorte, e se trovassi un simile uomo mi crederei il più fortunato, e contento fra' mortali, perché veramente è un bene grandissimo l'amicizia. Tutto questo per altro non fa che in quella parte in cui sono amico a qualcheduno non lo sia sinceramente, e perfettamente, e solo mi contengo con certi riguardi che con un