minor numero di giuochi di noi, e che passavano meno tempo in questa occupazione, di quello che passano i moderni oziosi. In fatti mi pare che ne' poeti antichi si trovino rammentati pochi giuochi, e la vita de' Romani era occupata in certe cose, come negli spettacoli, ne' bagni, ed in altre incumbenze relative al governo. Ho poi detto assai male del giuoco, e l'ho assaissimo biasimato a ragione.
o Domenica a dì 13 detto.
Tutt'oggi è piovuto, ma senza burrasca, onde sono stato molto a discorrere.
Ho riletta una lettera in cui Montaigne descrive la morte del suo amico monsieur de la Boëtie, e mi sono sentito commuovere dalla tenera descrizione che ne fa. Questi due amici si professavano un'amicizia così sincera, e di cui non conosco l'eguale. Io che stimo tanto questa cosa, non ho fin qui avuto il desideratissimo piacere di trovarmi un amico a cui possa in tutto fidarmi, o che sia