o Giovedì a dì 30 detto.
L'irresoluzione è certamente uno stato dello spirito molto incomodo, e non senza una gran pena ci troviamo in dubbio di quello che abbiamo da fare. Spesso "Né sì, né no, nel cor mi suona intero" (Petrarca, Sonetti [Rvf., CLXVIII]) ed allora non posso dire quanto soffra, senza aver coraggio, o determinazione di abbracciare un partito. Questo depende dal non esser posseduto da una forte passione, o dal covarne due nell'animo, che combattino egualmente fra loro. L'età di mezzo è la più soggetta a questo fenomeno, quando la ragione, ed il vigore del sangue sono in una specie di equilibrio. L'essermi in questi giorni ritrovato in questo caso mi ha fatto fare simili reflessioni, e certamente ero già ben persuaso che l'irresoluzione, come dice de Montaigne lib. II cap. 17, fosse un difetto molto incomodo "à la négociation des affaires