Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume V (1761)

Volume V » Diario » 1761 » Segue dall'11 maggio » p. 20

e questa mattina si sono sentiti anche de' tuoni. La stagione, se si deve credere al popolo, non è buona per la campagna, ma io lascio tutto alla Provvidenza, che meglio regola sempre di quello che sappiano desiderare i mondani, i quali sono ciechi, vari, ed incostanti ne' loro voti. In fatti sarebbe una graziosa cosa il sentire le preghiere degli uomini che fanno a Dio. Io, e ciò sia detto senza vanità, lo prego solamente che mi dia la sua grazia, che mi conceda il lume dell'intelletto, il giudizio, e la forza per resistere alle passioni, ed agl'inciampi del mondo, che mi perdoni le mie gravi colpe, e che per le cose mie non faccia quello che posso volere, ma quello che a norma della sua somma sapienza è il meglio. Anche nel tempo che scrivo queste cose, con sincerità di cuore rinnovo al mio Creatore questi voti, per le cose esterne supplicandolo a far fiorire la sua santa religione, a darci dei buoni sovrani, e ad emendare l'umana