commercio interno applicandoli alla circolazione del grano. Nel terzo esamina la provvidenza delle notificazioni, o portate, nel quarto quelle, che comandano l'introduzione del grano nelle città, nel quinto la tassa data ai commestibili, nel sesto la proibizione degli ammassi di grano, nel settimo quella degli accaparramenti sbertandola con un grazioso dialogo fra un causidico, ed un fornaio, e nell'ultimo quella dell'esportazioni dei grani. Si tratta la materia senza pedantismo, e si fanno servire le gride medesime a dimostrare l'insufficienza loro, scoprendo il modo di frodarle. Non vi sono nel libro novità, ma gli argomenti per lasciare in libertà il commercio, sono moltiplicati sagacemente ed alla portata di tutti,