Questa legge è degna certamente del fu nostro presidente dell'Annona marchese Arnaldi, non di una gran nazione, la quale or con l'unione dell'Irlanda intende aumentare assai la sua potenza, e vuol farsi signora del comercio dei mari. Quest'ordine poi suppone che seguiti colà la carestia, mentre noi oppressi da eserciti, bloccati nelle comunicazioni, provvisti di scarse raccolte (e più con grandissima, e rara penuria di strami) abbiamo da vivere, ed il prezzo del grano sta a Firenze sulle lire 41 salvo il sacco. Che vuol dir tutto questo? Che l'assoluta libertà del commercio è il solo mezzo che possa sostentar le nazioni. Verità contrastata invano dalla pusillanimità. e più dall'interesse mercantile, verità fra le poche la quale può sgravar da gran peso i governi saggi, e sinceri.