Di prepararmi ricchezze, agi, stato nobile? Le scritture di mia casa dipingono come nel 1500 e nel 1600 i miei buoni antichi si divincolavano per avere un patrimonio senza temere, senza supporsi, che l'avanzo passar dovesse in un uomo di una tempera a loro ignota, come non suppose Giulio II che un successore a Valenza morir dovesse in dura prigionia, il fastoso Luigi XIV che un suo non lontano erede avesse da lasciare il capo sotto la guillottina con la consorte, le sorelle, i congiunti. E fra cento altri anni, fra duecento, cosa sarà di questa casa ove vergo queste note; de' miei campi, che mi prestano una porzione di mia sussistenza? Cosa sarà forse anche di questa capitale, di questo felice paese, che tante memorie mostra