voleva, che tutta la gloria fosse per lui. Adesso può esser tempo di correggere, rimontare quest'opera? Ne dubito. Io vedo troppi uomini pervertiti in Italia, che potevano cooperarvi; vedo una necessaria economia per questo bel paese; vedo rotto il concerto dei pochi talenti, che potrebbero concorrere a promovervi le utili cognizioni; vedo la guerra che farebbero i fanatici devoti, i quali confondono la falsa filosofia con la buona; vedo che troppo l'ignoranza prende qua il disopra per mille motivi, e morirò col rincrescimento, che una maggior dose di energia, nel sito ove rinacquero le lettere partorisca effetti più deboli, ed insignificanti. Eppure qual più bel piano di