Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXVII (1799) - Parte II

Volume Ventisettesimo - Parte seconda » p. 7743v

dalla testa di Voltaire, di Elvezio, di Mably, di d'Alembert, di Rousseau ecc. Non già i progetti di alcuni economisti fanatici, che a dei calcoli affatto meccanici incatenarono i governi. Non già la speranza che la libertà, e l'eguaglianza possa stabilirsi in modo, che divengano le basi del destino assoluto dell'uomo quando il dispotismo, ed il pregiudizio abbia ridotti in catene. Posto per fondamento che la felicità pubblica deva esser quella, che produce il maggior bene fra i più, né ricercando se questa massima abbia guidati i fondatori delle monarchie più famose, e delle repubbliche più illustri, tengo che ottener non si possa quando si discosti dalla natura, dall'accordo degl'interessi, dal sacrifizio