Copia. Notificazione. Don Diego Naselli fa noto al pubblico di Livorno che per una misura militare prese possesso di questa piazza, ove si è mantenuto sinora, senza punto alterare veruno de' stabilimenti politici della medesima, e dando soltanto piccola variazione al regime militare, per combinarlo colla posizione delle reali truppe di suo comando. Ha egli durante detto soggiorno tenute queste nella dovuta discipline, onde punto di disturbo si recasse a chicchessia, e si lusinga che detto pubblico ne sarà rimasto contento, e soddisfatto. Per altra misura militare, e per secondare le amorose premure di Sua Altezza Reale Granduca di Toscana, cui ha stimato pronunziare che l'è nella determinazione, fondata sulla paterna amorevolezza di Sua Maestà il re delle Due Sicilie di lui suocero, di salvare ad ogni costo la città, il popolo di Livorno, e le proprietà degli abitanti; volendo evacuare la surreferita piazza, ad oggetto di non esporre detto popolo, ed abitanti a veruno de' danni che uno stato di assedio, e di difesa potrebbe recarli, e per lasciare intatta dal canto suo quella neutralità, che forma la base di questo governo; avverte perciò al divisato pubblico di Livorno, che dovendo necessariamente scorrere qualche giorno per effettuargli l'ammannimento de' bastimenti, e l'approvvisionamento de' generi per la sussistenza delle truppe nel viaggio; e potendo in tal frattempo esser soggetto ad un attacco ostile, è nel dovere malgrado lui, per assicurare la ritirata, ch'egli fa per condiscendere alle divisate premure dell'Altezza Sua Reale, di dare delle disposizioni indispensabili, ma momentanee, che in altre occasioni sembrerebbero ostili, ma sono necessarie, ed opportune nell'esposto dello stato di cose: nell'intelligenza che se la di lui ritirata non sia altrimenti impedita, che anzi facilitata dal governo, e dal pubblico stesso, con la prestazione degli indicati mezzi, come ha esposto a Sua Altezza Reale, niuna novità, niuna coazione, niun popolo sarà dato che possa incomodare persona alcuna, anzi se qualcheduno abbia reclamo da dare contro individuo delle cennate reali truppe, lo produca liberamente, perché si prenderà in somma considerazione, e se gli recherà la giustizia che gli spetta. Data li primo gennaio 1799. Diego Naselli. Livorno per Giovanni Sardi in via Marsiliana.