Stato civile degli uomini. La storia civile degli uomini è sempre assai incerta. O si riuniscono essi in numerose società, formando potenti nazioni, o si ristringono in piccoli corpi distinti, e independenti. Nel secondo caso vivono felici finché la loro debolezza inviti alcuno a soggiogarli, ed a tiranneggiarli. Nel primo, la vigilanza del governo deve esser poco viva, e devono nascere cento despoti subalterni a godere dell'autorità del sommo despota. Le forze, in una gran nazione, facilitano i mezzi di opprimere le minori, e gli effetti di questa oppressione, se produce gloria, non produce beni a proporzione, su gl'individui suoi. Le piccole popolazioni hanno cercato d'immaginare delle leghe per la comune difesa. Ma cosa fu non ostante degli etruschi, degli achei, ed or cosa è delle sette provincie unite, e degli svizzeri? Le grandi hanno crollato per la lor mole, e lo sanno le antiche monarchie dell'Asia, lo sa Roma, lo sa l'impero di Carlo III e di Carlo V. Cento forme di governi si sono inventate, ma tutti hanno ceduto alle scosse del tempo e della corruzione. Pare, che quelli di più lunga durata sieno stati i più rigidi nel mantenimento di rigide costituzioni. Ma non è mai vero, che sieno le leggi, che governino, sono gli uomini. Essi si servono di loro per fondar dei diritti, ma che parlino, e come, depende da questi. Ed ecco una sorgente dei mali degli uomini. Le loro passioni gli rendono infelici, o fanno, che gli altri loro vicini lo sieno assai. Se neppure nelle famiglie, sotto la protezione delle leggi, alberga sempre la concordia, potrà ella sempre albergare nelle vaste società? Mille cause, e mille pretesti pullulano ovunque per dividere gl'interessi, e le opinioni dei cittadini. Il bisogno, la religione, il punto di onore, la gara, l'artifizio dell'ambizioso ecc. partoriscono, ed alimentano i partiti, e questi si pascono di calunnie, di esagerazioni, di odi, e di sangue. Sembra che l'uomo in veruno stato possa restar lungamente in pace. Fino in seno all'amore, la gelosia, il sospetto, e cento altri non so che, la turbano di volta in volta. Cosa deve esser dunque delle associazioni civili? Lo dice la storia, e da lei impariamo che la sorte civile degli uomini è sempre sull'orlo del precipizio.