quale vorrei depositare qui tutto il dettaglio. Vi entrarono i napoletani il dì 26 novembre, partirono il dì 14 successivo. D'altri rapporti sento che vi si mangiava il pane di miglio, e questi sono di persona a me nota, mescolata innocentemente senza aspettarselo nel vortice della desolazione, e raccolto in casa per umanità dall'amante di un suo compagno di viaggio doppo vari disastri.
Ad un uomo imparziale manca altro foglio pubblico per smentire il Monitore, ma se non ne comparisce bisognerà credere a lui in tutte le sue parti; molto più quando il re del Sebeto non si è potuto sostenere nelle sue armi invincibili. E Livorno?Tempo pur piovoso, rigido, grave assai, molto più nelle attuali circostanze.