Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume IV (1760-1761)

Volume IV » Diario » 1761 » Marzo » p. 122

sapere quando qualunque azione cattiva sia colpa veniale, o colpa mortale; e ne' loro libri decidono con franchezza quali sono le colpe lievi, e le colpe gravi. Or io dico che non vi è uomo che possa sicuramente distinguere quali sono i peccati veniali, ed i mortali, perché questi dependono da tante circostanze, e specialmente dall'interna coscienza della quale Iddio solo è giudice competente. Dei tre requisiti che danno delle colpe gravi i teologi un solo è a loro portata, cioè la gravità della materia, ma la piena avvertenza, e la deliberata volontà è solamente da conoscersi da Dio, e se così non fosse tutt'i peccati di una certa malizia sarebbero puniti con una pena infinitamente grande rispetto alla durata, la quale infinità di grandezza non può esser compensata, o accresciuta con la maggiore, o minore intensità, perché essendo noi sostanze finite non possiamo soffrire una pena d'intensità infinita. Gli stoici hanno creduto che tutt'i peccati fossero simili, ma la loro dottrina sopra di ciò è affatto screditata perché niun