Ancora non si è punto imparato, che gl'indigenti parte sono volontari, e parte involontari; che i primi non vanno sofferti, e che i secondi sono immancabili più nelle società manifatturiere, che nelle agricole; che i primi crescono a proporzione dei sussidi, che sperano, o trovano, e che i secondi sono un difetto resultato di errori economico-politici, ai quali la sola pietà cristiana può apprestar sollievo; che umana forza non vi è, finché resta disuguaglianza di fortune, per togliere i poveri; e che questi alimentano i ricchi, onde i ricchi devono restituir loro il tolto, ma volontariamente.